L’inizio dell’invasione fu da manuale, quello con un manufatto alieno trovato in orbita. Guarda caso l’astronauta che lo toccò  iniziò a comportarsi in modo strano e nel giro di pochi giorni anche quegli impiccioni degli scienziati impazzirono. Ma solo per poche ore. 
Almeno dura poco: è il lato migliore della faccenda.
Questi invasori mentali, saranno anche dei ficcanaso totalmente privi del concetto di privacy, però se uno non cede desistono in base a non so quale clausola del loro codice etico alieno. Bisogna però essere molto decisi, perché sono molto convincenti, ci sanno fare e quello che danno in cambio fa gola a parecchi.

All’inizio tutti pensavamo che con questo andirivieni nel cervello della gente volessero stabilire un contatto, conoscere la nostra cultura, invitarci in qualche fratellanza universale. Studiarci.
Niente di tutto questo: agli alieni non importa un fico secco della miserevole cultura umana. Per loro siamo solo dei barbari, dei pasticcioni senza altro da offrire che noi stessi come supporti biologici, per respirare la nostra aria, per assaggiare esotici cibi, guardare i panorami, giocare a ping-pong (chissà perché a loro piace tanto). Noi non abbiamo niente da offrire oltre al nostro tempo, inteso come ore-individuo.

A quanto pare nella galassia, che è più popolosa di quanto ci si aspetti, il metodo per viaggiare che va per la maggiore, non consiste in gigantesche astronavi che arrancherebbero a velocità inferiore a quella della luce per secoli. Molto meglio entrare nel corpo di un ospite disponibile e utilizzare i suoi sensi per esplorare il suo pianeta anche a centinaia di anni luce di distanza e mandare le immagini retinali nel loro Instagram alieno da far vedere agli amici. Questo perché riescono a far viaggiare le onde cerebrali in modo istantaneo. Il trasferimento nel cervello di un ospite e manovrarlo come una marionetta, i media l’hanno già ribattezzato Psicoturismo.

Anche gli alieni concedono che non si possono usare impunemente le persone come marionette, così offrono la loro merce in cambio del tuo corpo da subaffittare ad un turista tentacoluto di Bellatrix.
Sono molto corretti, offrono tutte la garanzie del caso: niente danni fisici o cerebrali e il corpo viene liberato dov’è stato preso in consegna. Se uno vuole può addirittura rimanere cosciente, mentre guarda impotente sé stesso lavarsi le ascelle con la cioccolata o annusare il sedere dei passanti per fare amicizia.

Alcuni però non sono semplici psicoturisti, ma rappresentanti alla ricerca di nuovi corpi da mettere sul mercato; sono venditori perfetti, insistenti, ma garbati e trovano sempre il tuo punto debole.
C’è quello che propone l’acquisto dell’Enciclopedia Galattica (il primo volume per due ore di affitto del tuo corpo) e ti convince che l’avrai sempre a disposizione incisa indelebilmente nei tuoi neuroni. Come si può resistere di fronte alla possibilità di accedere ad una fonte infinita di sapere?
Salvo scoprire poi che i volumi sono 3785 e solo la “A” ne occupa 177.
Oppure un collegamento mentale per qualche ora  alla loro Internet galattica. Non si capisce un accidente, ma dicono che sia meglio di qualunque film dell’orrore.
Poi c’è quell’altro che ti propone la perfetta memorizzazione di qualcosa, dato che ci lavorano dal di dentro sono dei maghi. Molti studenti ricorrono alla possessione degli psicoturisti per andare avanti con gli esami.
Meglio ancora: ti propongono di cancellare qualcosa di sgradito dalla memoria. Chi non vorrebbe eliminare un brutto ricordo? Una storia sentimentale finita male. Un lutto. Una brutta figura. O magari ti offrono di imparare una qualsiasi lingua in un pomeriggio. Peccato che duri solo qualche settimana.
Il servizio più inquietante è quello religioso. In cambio di un continuo stato di contemplazione mistica, bontà interiore e benevolenza universale, gli alieni chiedono solo un’ora al giorno per tutta la tua vita. La gente accetta perché in quel modo si sente  meglio. In armonia con il mondo, più incline al perdono e persino la loro salute ne giova.

Così gli alieni hanno a disposizione anche un esercito di rappresentanti porta a porta.
Driiiin!
«Si?»
«Buon giorno. Rappresento la casa editrice ….(parola incomprensibile, non adatta all’apparato vocale umano) dell’Enciclopedia Galattica. Se è stato di suo gradimento il  primo volume avremmo questa imperdibile offerta per gli altri 3784 volumi…»
«No grazie. Ho già abbastanza problemi con la voce sull’Aaabbranxosauro di TauCeti che non mi lascia dormire…»
«Ah. Però con il nostro servizio di amnesia selettiva  risolverebbe i suoi problemi d’insonnia.»
«No. Grazie. No.»
«E un giro da sballo sulla Internet Galattica?»

(le più sentite scuse a Renè Magritte per aver ritoccato il suo quadro “Il figlio dell’uomo”)

Salvatore Mulliri

Grafico, designer e webmaster di questo sito, il suo riferimento è Karel Thole, leggendario disegnatore delle copertine di Urania. Scrive racconti per giustificare le bizzarre illustrazioni che realizza da sempre.

1 Comment

  1. Grande Toto!
    Baci e abbracci a tutti

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