Quella volta io e il Grend eravamo nei guai. La sala di controllo era illuminata solo dai messaggi d’errore nei monitor e la mia preoccupazione principale era quella di rimanere perfettamente immobile. Un po’ perché mi scappava la pipì, un po’ perché ero sotto il tiro di un laser minerario da un milione di gigawatt.  Poco distante il Grend giaceva sul pavimento, nel punto dov’era stramazzato a causa della scarica da 25’000 volt che l’aveva raggiunto mentre cercava di manomettere la consolle. Nel frattempo una voce gracchiava frasi deliranti  da un altoparlante:

 -BASTARDI… VE LA FARO’ PAGARE… COSA SIGNIFICA L’ARIA E’ DI TUTTI?… DOVETE GUADAGNARVELA, L’ARIA… QUI TUTTO E’ MIO… L’ARIA, L’ACQUA, L’ENERGIA, L’AMORE… TUTTO… E VOI BASTARDI INFINGARDI, VISCIDI SINISTROIDI VOLEVATE PRENDERMELI.

  Tutto era successo perché io e il Grend eravamo a corto di soldi e avevamo dovutoaccettare quel lavoro che sembrava una faccenda svelta.

Bisognava recuperare un habitat orbitale dove l’Intelligenza Artificiale aveva cominciato a dare i numeri. Una cosa da poco pensavamo: andiamo lassù togliamo la spina alla I.A. e poi andiamo a giocarci i soldi in qualche bisca di Io.

I committenti – due loschi personaggi dei Lloyd’s di Zurigo 8- però ci avevano nascosto un particolare fondamentale. La I.A. che governava l’habitat abbandonato non era una normale I.A., ma una Personalità Digitale. Era l’ennesima pericolosa moda  del ventunesimo secolo, come i social network e i nanobot da combattimento. Quando qualcuno di famoso stava per morire  lo mettevano dentro uno scanner neurale e  registravano  la sua mente in un cubo di memoria.
Oggi è una pratica proibita perché tutti sanno che le Personalità Digitali sono portate alla demenza a causa dell’isolamento sensoriale, ma qualcuna di contrabbando si trova ancora e qualche venditore senza scrupoli le vende agli sprovveduti spacciandole per autentiche A.I. perchè passano senza difficoltà i test di Turing.

  La PersDig  non appena si insediò nella rete dati dell’habitat cominciò a smaniare, ed essendo anche piuttosto incattivita, iniziò a tiranneggiare i poveri residenti dell’habitat, minacciandoli di privarli delle risorse per la loro sopravvivenza.  Poi si era armata con il laser minerario e aveva impedito a chiunque di avvicinarsi al nucleo di memoria.  Per fortuna l’habitat era stato evacuato così eravamo arrivati noi, quelli che dovevano sistemare tutto. Dovevamo essere noi, quelli bravi che non si fanno fregare, ma eravamo cascati come polli nella sua trappola. Il rognoso ammasso di chip avariati ci aveva colto alla sprovvista. Il Grend s’era beccato la scarica elettrica prima di arrivare al pannello di controllo e io ero bloccato, sotto il tiro del laser minerario. Bisognava inventarsi qualcosa. Bisognava capire chi fosse quella Personalità Digitale ossessionata e trovare i suoi punti deboli

-BASTARDI TERRONI… MI AVETE MANDATO VIA DAL GOVERNO… AVETE PURE STRONCATO IL MIO LIBRO DI MEMORIE… MA ORA DA QUI MI VENDICHERÒ ! 

Per fortuna negli innesti cerebrali avevo ancora un vecchio programma della polizia centauriana che serviva per ricreare il profilo psicologico dei criminali. Di solito lo usavo di nascosto per le transazioni con personaggi poco raccomandabili e per le partite a poker. Lasciai parlare la PersDig fino a che non ottenni un profilo psicologico utilizzabile:

SHERLOCK   V-5.88 Euristic Criminal Profiler (freeware)
Risultati:
99% Paranoico con manie di persecuzione
94%  Totalmente scollegato dalla realtà
93% Egomaniaco
99% Fascista e razzista
96% Delirio di onnipotenza
97%  Sensibile al servilismo e all’adulazione
100% Provenienza: Italia (entità politica terrestre di scarso rilievo)
87%  Con scarse capacità e poco avvezzo al lavoro
89% Narcisista

 Il database storico mi diede anche un nome, ma non era importante. Mi schiarii la gola ed esordii prostrandomi a terra:

-Eccellenza. Il nostro sogno s’è realizzato. L’abbiamo cercata in tutto l’universo e finalmente l’abbiamo trovata. Le renderemo la posizione che le spetta nel consesso umano.
 La PersDig. interruppe la sua concione e  abbassò il laser incuriosita.

Con la coda dell’occhio vidi il Grend che si stava risvegliando. E’ un ragazzo tosto il Grend quella scarica non gli aveva nemmeno arricciato la pelliccia. Bisognava continuare a distrarre la PersDig
-Siamo venuti a prenderla, Eccellenza. La riporteremo sulla Terra che  ha un bisogno disperato di lei. Il governo dei comunisti è stato rovesciato e la gente acclama il suo nome.

-AHHH-AHHH LO SAPEVO CHE AVRESTE AVUTO BISOGNO DI ME, SFIGATI!

-Le daremo un nuovo corpo. Così potrà nuovamente guidarci con il suo infallibile genio.

-UN NUOVO CORPO? FINALMENTE LE MIE PREGHIERE SONO STATE ESAUDITE. UN NUOVO CORPO… DITE DAVVERO, BUON UOMO? E COME SARA’?

-Il donatore era uno degli uomini più belli del mondo, giovane,  muscoloso, con lunghi capelli biondi… un vero vichingo.- risposi, rincarando la dose.

-VICHINGO? GRAZIE…OH…GRAZIE. E’ UN MIRACOLO. SONO COMMOSSO…CAPELLI BIONDI?… ARIANO? OCCHI AZZURRI?

Dall’altoparlante provenne un rumore di respiro affannoso.
 La PersDig era così emozionata  che non si accorse che il Grend, quatto quatto, era riuscito a strisciare dietro alla consolle principale. Si udì uno sfrigolio e si videro un po’ di lampi. Per un attimo me la feci sotto quando il laser ondeggiò verso di me.

– INFIDI SINISTROIDI… COSA MI STATE FAC…CZZAPPP!

Il Grend riemerse trionfante dal retro della consolle con il cubo di memoria in mano.
Incassati i soldi e ritornati sulla nostra nave, il Grend, che è piuttosto vendicativo, installò il cubo di memoria nel corpo di uno schifoso Sinto-Chihuahua, in modo da poterlo pigliare a calci tutte le volte che se lo trovava tra i piedi. Poi si stancò e con il suo fine umorismo regalò il canoide ai bambini di un kolchoz di Luna Trotzky, l’unico pianeta bolscevico della galassia umana.

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Salvatore Mulliri

Grafico, designer e webmaster di questo sito, il suo riferimento è Karel Thole, leggendario disegnatore delle copertine di Urania. Scrive racconti per giustificare le bizzarre illustrazioni che realizza da sempre.

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