Sethian è un gioco per veri nerd, in particolare per i fulminati dei linguaggi alieni. Chi ama i combattimenti e i raggi gamma sparaflascianti, le astronavi fiammeggianti e ostili habitat alieni dai colori stravaganti rimarrà sicuramente deluso dall’estetica minimale di questo gioco. Infatti Sethian ha un’interfaccia poverissima, rigorosamente in bianco e nero. Questa:
Sethian è puzzle game in cui il giocatore è costretto a imparare un linguaggio fittizio. Il protagonista è un archeologo di un lontano futuro che visita il remoto pianeta Sethian. La sua missione è indagare sulla misteriosa scomparsa dei suoi abitanti avvenuta secoli prima.
La sua risorsa più importante è un computer abbandonato collegato a una banca dati che sembra ancora attiva. Nella sua memoria potrebbero esserci le risposte che l’archeologo sta cercando, ma l’apparecchio risponde solo nella lingua nativa perduta ormai da secoli.
Padroneggiando l’antica lingua dei sethianesi potrà svelare i misteri di Sethian e dei suoi abitanti.
Ad assisterlo nell’indagine c’è il suo diario (con dizionario) aggiornato a mano a mano dal protagonista, quando vengono scoperte nuove parole e significati dei simboli.
Col procedere del gioco si scoprirà che il sethianese è un linguaggio ambiguo, spesso inquietante e che il computer non è così collaborativo come dovrebbe essere. In ogni caso gli appunti forniranno un buon riferimento per iniziare e un’ottima introduzione alla letteratura della misteriosa cultura dei sethianesi.
Sethian non ha un solo finale: a seconda di come andrà la conversazione tra il giocatore e il computer si arriverà a diverse conclusioni. I giocatori che comprenderanno il linguaggio avranno la soddisfazione di terminare il gioco, ma solo coloro che ne padroneggeranno la filosofia vedranno davvero la fine della storia. I più abili proveranno il brivido della scoperta nello svelare un segreto sconvolgente.
C’è qualche problema di interfaccia: non è così semplice dover continuamente controllare gli appunti e il vocabolario che compaiono in schermate sovrapposte. Gli appunti sono scritti in corsivo e spesso non sono ben leggibili, talvolta non è possibile trattenersi dla pensare: possibile che un archeologo/storico del futuro, abituato ad andare nello spazio con tecnologie straordinarie, usi ancora scrivere a mano e non su un tablet. Ecco, magari un’interfaccia meno spartana sarebbe meglio.
Il gioco è scaricabile da Steam a un prezzo davvero popolare (4.99€) e gira su qualunque PC Windows e Mac
Sethian on Steam 1
Consiglio Sethian ai perfezionisti che amano le sfide intellettuali, ai pignoli che non mollerebbero mai un cruciverba a metà, ai fanatici di rompicapi non banali, ma soprattutto a quelli che amano gli inganni, i falsi amici, le eccezioni e le trappole nascoste tra le righe di ogni idioma.
Molto stuzzicante. In qualche modo mi ricorda il bellissimo gioco dei primi anni ’90 “Captain Blood”, uscito per AtariST, Amiga, PC e altri. Anche lì, un linguaggio alieno e una serie di indizi necessari per trovare i cloni del protagonista, da eliminare per salvarsi.
A dire il vero anche l’interfaccia fa molto 1988… LOL.
Vero! A me invece ha ricordato “Omnilingual”, un bellissimo racconto del 1957 di H. Beam Piper https://en.wikipedia.org/wiki/Omnilingual