Un racconto è tutt’altra cosa. Un racconto è come un bacio veloce, nel buio,
ricevuto da uno sconosciuto.(Stephen King)

Un racconto è tutt’altra cosa. Un racconto è come un bacio veloce, nel buio,
ricevuto da uno sconosciuto.(Stephen King)
Davanti alla piazzola pubblica di elitaxi di Villa Borghese, circondata da un cordone di carabinieri infreddoliti e guardinghi, Emma aspettava il quadricottero militare che l’avrebbe portata all’ambasciata aliena.
«Abbiamo la risposta sull’origine dell’universo! Sappiamo come evolverà e come finirà!
Al nostro ritorno finiremo direttamente nell’Olimpo della scienza!»
A circa sessanta chilometri dalla città – in realtà uno sparuto gruppo di fattorie e un emporio con ufficio postale- due guardaparco nel loro giro di perlustrazione avevano trovato in un canyon un grosso parallelepipedo di metallo coperto da incisioni incomprensibili. I due si dissero convinti che fosse una specie di cassaforte
Il capitano Lassalle si preparò a celebrare l’anniversario della battaglia di Waterloo nell’avamposto sperduto della Repubblica. Anche nel cassetto ermetico dove era stata conservata accuratamente la sua divisa da cerimonia riuscì a trovare granelli dell’onnipresente polvere rossa.
In un futuro non molto lontano il mondo assisterà a una guerra economica per il controllo delle criptovalute, nell’arena delle borse virtuali una lotta spietata tra IA e Wet-Cpu. Ma forse sotto c’è molto di più
Lui non riusciva a distogliere lo sguardo dallo spettacolo, lei lo osservava un po’ infastidita, come tutte le volte. Succedeva sempre quando si sintonizzava su quel canale.
Cosa potrebbe succedere se per caso avessimo un telecomando quantistico per manipolare il mondo intorno a noi
Solo acqua. Acqua a perdita d’occhio. L’idroscivolante sfrecciava rombante sullo specchio d’acqua che qualche anno prima era stato l’area tra Bagnoli di Sopra e Agna. Sino alla grande diga di Bergamo la Pianura Padana era un’unica distesa d’acqua che arrivava all’Adriatico. Anzi, si litigava ancora se quello non fosse già l’Adriatico.
Chissà in quale tempo, in quale spazio era inciampato l’Esperimento Philadelphia. Me lo chiedo ancora.
Nikola e Albert, in sintonia perfetta, erano certi della riuscita del loro progetto: il particolare generatore elettrico montato sulla nave l’avrebbe resa invisibile.
Trovai l’orientale vestito da bonzo tibetano semiassiderato dietro un cassonetto sotto casa mia, intravidi la sua testa rasata sotto il mucchio di sacchetti che si era accumulato dopo lo sciopero degli addetti. Qualcuno aveva pestato a sangue quel p